Rieti, lutto nel mondo del basket: morto Attilio Pasquetti
Da Redazione
Febbraio 23, 2019
Tragico lutto nel mondo del basket italiano: è scomparso Attilio Pasquetti, storica figura della pallacanestro italiana, specie nelle relazioni internazionali con gli Stati Uniti. Pasquetti è morto dopo aver combattuto a lungo contro una dura malattia, che ne ha consumato gradualmente la vita. E’ grazie a lui che molti giocatori stranieri sono approdati in Italia, dando il via ad un ciclo vincente di formazioni che inglobano campioni anche di oltreoceano.
Lutto a Rieti: la carriera di Attilio Pasquetti, scomparso a 70 anni
Una carriera ricca di soddisfazioni e successi sportivi, per Attilio Pasquetti, che ha voluto sempre il bene per il basket italiano. Il 70enne tragicamente scomparso ha lasciato un vero e proprio vuoto a Rieti, la cui comunità lo ricorda con affetto.
Pasquetti ha iniziato la sua carriera nel ruolo di security manager, prima alla Texas e poi alla Micron. Gradualmente la sua influenza è aumentata sempre di più, grande all’instaurazione di continui tavoli di trattativa che hanno favorito le relazioni – nell’ambito della pallacanestro – tra Italia e Stati Uniti. Il primo step di questa fortunosa campagna estera è stata la chiamata, nel 1976, a Willie Sojourner, per effettuare un provino.
Dopo una lunga pausa, la sua carriera nel mondo del basket è ricominciata nel terzo millennio, con la fondazione e la gestione di un nuovo team in grado di mettere in seria difficoltà ogni rivale: la Spes, che diventerà, poi, Rieti Basket Club. Il club reatino raggiungerà addirittura la Serie B1 nel 2009, dimostrando tutte le qualità che la contraddistinguevano. Pasquetti, che – in carriera – ha giocato anche come ala sinistra nel Rieti Calcio, prima di cambiare radicalmente sport, è stato anche il direttore generale della Real Rieti.
L’attivo dei grandi nomi dall’estero e il contributo di Pasquetti
La conoscenza degli Stati Uniti, nell’ambito del basket e non solo, e la grande passione per la pallacanestro sono entrambi stati pilastri fondamentali della carriera di Attilio Pasquetti, sempre un passo avanti rispetto a tutti gli altri nella gestione e nell’identificazione di talenti stranieri.
La sua presenza costante nella Amg Sebastiani, in collaborazione con il presidente Renato Milardi e con il Gm Italo Di Fazi ha inaugurato una stagione vincente per il basket italiano: cestisti come Tony Zeno, Claude Riley, Dan Gay, Joe Bryant e Lemone Lampley hanno calpestato i parquet italiani proprio grazie all’intuizione di Pasquetti.
Dopo la sparizione della Sebastiani e la breve parentesi calcistica, Pasquetti è stato tra i fondatori della Virtus: il team, fondato insieme a Davide Angeletti, Marzio Leoncini e Luigi Simeoni riuscì ad avere un percorso glorioso, che culminò con la sfortunata sconfitta del 2000, proprio a Rieti, contro Castelmaggiore: il match non era certamente di poco conto, dal momento che il vincitore sarebbe stato – di diritto – tra le squadre della Serie A2.
Articolo precedente
Incidenti A1 per nebbia, oggi maxi tamponamento: chiusa l’autostrada
Articolo successivo
Palermo: auto si ribalta e si schianta contro sei auto, morto Claudio Amorosi
Redazione
Articoli correlati
L’efficacia delle borse personalizzate nel marketing
Marzo 11, 2024
Come usare un estrattore per viti passo per passo
Marzo 07, 2024