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Rimborso IVA Equitalia via SMS, nuova truffa svuota conto corrente

Da Redazione

Ottobre 30, 2017

Rimborso IVA Equitalia via SMS, nuova truffa svuota conto corrente
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Nuova truffa phising via SMS, finto rimborso IVA al 22% sulle tasse Equitalia: le vittime si ritrovano il conto corrente svuotato, come funziona questo nuovo raggiro e come difendersi

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Rimborso IVA Equitalia tramite SMS: nuovo raggiro online

Un SMS, apparentemente inviato dalla Banca Cariparma, promette il rimborso dell’IVA del 22% sugli importi pagati ad Equitalia, con relativo link per sottoscrivere la richiesta online per accreditare i soldi nel conto corrente. Peccato che si tratti di una truffa e il link non sia altro che l’ennesimo raggiro per ottenere i dati del conto e svuotarlo. La segnalazione di phising arriva direttamente dallo Sportello dei Diritti e un post pubblicato sulla pagina Facebook dalla Polizia Postale.

Come funziona la truffa SMS rimborso IVA Equitalia

Si riporta il testo del messaggio, anche se, a seconda dei casi, i truffatori apportano delle modifiche per far abboccare all’amo le proprie vittime: “CARIPARMA Gentile cliente, e stato effettuato un rimborso IVA pari al 22% del capitale versato su Equitalia. Accedi al tuo conto on-line di Cariparma www.cari-parma.it”. Bisogna diffidare sempre dalle comunicazioni che giungono via SMS, via e-mail o via chat WhatsApp, specialmente se vengono proposti rimborsi, accrediti o si richiedono dati del conto corrente bancario online. Come si può vedere, i truffatori hanno messo il sito Cariparma, ma hanno modificato il collegamento ipertestuale, in modo da raccogliere le credenziali e rubare denaro. Ovviamente, SMS simili sono arrivati anche a correntisti diversi da Cariparma.

Come difendersi dalla truffa SMS rimborso IVA Equitalia

La Polizia Postale ha fornito indicazioni su come difendersi dal raggiro: ovviamente, bisogna tenere a mente che la banca non chiede mai di confermare i dati del conto mediante link da SMS, Facebook, e-mail o Whatsapp. Nel dubbio è bene consultare sempre la banca tramite un contatto diretto per verificare che il rimborso sia veritiero. In caso contrario, è importante segnalare il link alla Polizia Postale per fermare queste truffe che, purtroppo, continuano a mietere molte vittime sprovvedute che si ritrovano il conto svuotato.

 

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