Risarcimento per Danilo Giuffrida, patente ritirata perché gay
Da Redazione
Marzo 02, 2018
Danilo Giuffrida ha subito omofobia durante la visita per la leva obbligatoria nel 2000 e gli stata riconosciuta una violazione dei diritti costituzionali a manifestare la propria identità sessuale, lo Stato Italiano verserà al giovane 100mila Euro.
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Sospensione patente causa omosessualità: omofobia a Catania
Rivelare il proprio orientamento sessuale è costata la patente di guida a un giovane trentacinquenne di Catania, Danilo Giuffrida, vittima di una grave violazione del diritto costituzionale al manifestare appunto la propria identità sessuale. Il giovane catanese riceverà un risarcimento danni da parte del Ministero della Difesa e del Ministero dei Trasporti di 100mila Euro: lo ha stabilito la sentenza della Corte d’Appello Civile di Palermo e questo è il verdetto definito dopo un iter processuale pieno di ostacoli.
Patente sospesa perché omosessuale
La vicenda risale al 2000: Danilo Giuffrida si è sottoposto alla visita di routine per il Servizio di Leva obbligatoria (allora), e il giovane ha dichiarato spontaneamente il proprio orientamento sessuale, senza nessuna malizia. Ma non immaginava che essere gay comportasse una singolare decisione della controparte, ovvero la temporanea sospensione del diritto a guidare un’auto perché gli è stata ritirata la patente. Il 10 aprile del 2011 ci fu il primo processo, ma i magistrati di Catania, pur riconoscendo e confermando il verdetto stabilito dalla sentenza del Tribunale del 2008 in primo grado, avevano stabilito un risarcimento di 20mila Euro. Immediato il ricorso dell’avvocato Giuseppe Lipera, e di conseguenza la sentenza era stata annullata con rinvio dalla Cassazione. I giudici di Palermo avevano riconosciuto la gravità del comportamento dei due Ministeri, sottolineando che essere omossessuale, come l’orientamento sessuale in generale, sia un diritto inviolabile di ciascuna persona protetto dalla Costituzione Italiana.
Riconosciuta omofobia, risarcimento per Danilo Giuffrida
Anche se magari Danilo Giuffrida voleva semplicemente saltare il servizio di leva, è stato vittima di un pregiudizio intollerabile e reiterato, visto che ha subito omofobia: pertanto, i giudici hanno stabilito che una cifra inferiore a 100mila Euro sarebbe stata insufficiente e non idonea. Quindi, Danilo non solo ha riavuto la patente, ma ha avuto giustizia su questi comportamenti omofobi, vergognosi il doppio perché appartenenti a delle persone che lavorano per lo Stato Italiano. Infatti i due Ministeri devono pagare anche le spese processuali, sebbene i loro rappresentanti non si sono presentati a giudizio.
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