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Scampia: Federico II inaugura la nuova sede della facoltà di Medicina

Da Redazione

Ottobre 17, 2022

Scampia: Federico II inaugura la nuova sede della facoltà di Medicina
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Scampia, 17 ottobre. Inaugurata la nuova sede destinata ai corsi di Professioni Sanitarie della Facoltà di Medicina dell’Università Federico II.

Al taglio del nastro sono presenti la ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, il governatore della Regione Vincenzo De Luca, e il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

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L’Inaugurazione del Complesso Scampia: la nuova sede dei corsi di Professioni Sanitarie della Federico II

Il 17 ottobre 2022 viene inaugurato il Complesso Scampia, si tratta della nuova sede dei corsi di Professioni Sanitarie della Facoltà di Medicina dell’Università di Napoli Federico II.

Questo progetto legato alla riqualificazione del territorio di Scampia ha impiegato 25 anni per essere finalizzato, ma finalmente è aperto agli studenti, che potranno contribuire con la loro presenza a dare un volto nuovo alla periferia di Napoli.

In Viale della Resistenza si sono riuniti per il taglio del nastro diversi esponenti del Governo, dell’Università Federico II, della Municipalità, e i primi 100 studenti che avrebbero iniziato le lezioni subito dopo.

Complesso Scampia è un simbolo di rinascita del territorio: le dichiarazioni dei presenti all’inaugurazione

La ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, ha preso parte in prima persona all’inaugurazione della nuova sede della prima Università di Napoli, e ha dichiarato:

“Questa è un’iniziativa molto importante non solo per la città di Napoli, ma come segnale forte di quanto un’istituzione come l’Università può fare per il proprio territorio e per il proprio Paese”

La ministra sottolinea che Complesso Scampia non può e non deve diventare una cattedrale nel deserto”.

Interviene anche il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che afferma:

“Parliamoci con onestà, qui la camorra non è scomparsa, abbiamo un forte radicamento di delinquenza organizzata ma sappiamo che la realtà di Scampia è cosi complessa e ricca che merita di essere descritta in tutti i suoi aspetti

Si rivolge poi direttamente agli studenti, e con un fondo di ironia sostiene: “La Regione investe qui 50 milioni di euro, questo bel panettone rispettatelo e non devastatelo”.

Infine, De Luca ricorda che per completare la struttura ci sono voluti più di 20 anni, e asserisce: “situazione che non può essere accettata, vuol dire che il paese è morto”.

Anche il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi partecipa all’inaugurazione del plesso, contento e soddisfatto afferma:

Napoli può essere riferimento per la ripartenza del Paese partendo da quei luoghi che sono definiti del disagio e che invece sono luoghi di opportunità. Noi meritiamo molto di più di quello che sembra. Napoli ha grandi risorse, capacità e voglia di fare in tutte le sue espressioni. Questo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza e costituisce l’affermazione che a Napoli le cose si possono fare e si possono fare bene”

Significative anche le parole del vescovo di Napoli Domenico Battaglia:

“Oggi Napoli si congiunge ad una delle sue periferie più dimenticate ed etichettate, oggi in un luogo dove molti giovani venivano cercare la morte inizia una storia nuova, in questo quartiere i giovani verranno a costruire il proprio futuro”

Il difficile percorso verso la rinascita di un territorio di periferia abbandonato dalle istituzioni

In occasione dell’inaugurazione della nuova sede della Facoltà di Medicina dell’Università Federico II, il Governatore della Campania Vincenzo De Luca ha costruito il proprio discorso intorno al concetto di spirito civico, sostenendo che lo spirito civico dei cittadini cresce quando vengono messe a loro disposizione delle infrastrutture di valore.

Scampia è stata di recente riqualificata anche grazie alla nuova stazione della metropolitana e ai murales di Jorit raffiguranti i volti di Pier Paolo Pasolini, Angela Davis e Fabrizio De André.

La nuova sede della Facoltà di Medicina, che sorge sui resti di una vela rasa al suolo, è un altro importante passo sul lungo e difficile percorso di rinascita di una periferia troppo a lungo abbandonata dalle istituzioni.

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