Taglio vitalizi ex parlamentari: come funziona
Da Redazione
Luglio 12, 2018
Oggi si vota per il taglio dei vitalizi agli ex parlamentari voluto dal Movimento 5 Stelle. Le indennità saranno ricalcolate con metodo contributivo e questa per Luigi Di Maio è una giornata storica perché è un atto da terza Repubblica.
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Vitalizio ex parlamentari, cosa cambia
Oggi è il giorno del taglio dei vitalizi agli ex parlamentari, la misura riguarda solo gli ex deputati e non gli ex senatori perché la sforbiciata è attuata con una delibera dell’Ufficio di Presidenza della Camera e non con un atto che ha valore di legge. Per quanto riguarda il taglio è previsto il ricalcolo attuando il metodo contributivo degli assegni vitalizi percepiti dagli ex parlamentari che sono usciti “indenni” dalla precedente abolizione del 2012.
Bye Bye vitalizi
Luigi Di Maio ha pubblicato sul blog del Movimento 5 Stelle un articolo intitolato “Bye bye vitalizi”. Il vicepremier, ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico e capo politico del Movimento Cinque Stelle, ha invitato tutti a postare sui social una foto o un video per “salutare” appunto i vitalizi facendo proprio “ciao ciao” con la mano. Nel post su Facebook si legge: «Prendiamoci questa piccola rivincita. La prima di tante che ci aspettano”, si legge nel post».
200 milioni di euro risparmiati con il taglio
«Adesso che Roberto Fico è presidente della Camera, non è stato necessario un iter di legge per raggiungere l’obiettivo, ma è bastato il lavoro dell’Ufficio di presidenza della Camera, e quello che prima veniva definito impossibile, è stato fatto in appena due mesi», ha specificato di Maio sottolineando che questa manovra consentirà di risparmiare 200 milioni di euro e annunciando che l’opera sarà completata al senato. Lo scorso anno la Camera aveva approvato la legge sul taglio dei vitalizi ma il PD aveva bloccato tutto, secondo Luigi Di Maio che adesso lavora alle “pensioni d’oro”.
Delibera taglio vitalizi
I vitalizi parlamentari sono delle indennità che vengono concesse ai parlamentari alla fine del mandato ma devono aver raggiunto alcuni requisiti di anzianità. Gli assegni vengono erogati sino alla loro morte. La misura che si vota oggi introduce una soglia minima per l’assegno vitalizio, questa è diversificata in base al numero di mandati. Gli ex parlamentari in carica per un solo mandato percepiranno 980 euro, mentre nel caso di più mandati il calcolo comporta un taglio del 50% degli attuali benefici ma l’assegno non sarà inferiore di 1.470 euro mensili. Sono 67 i deputati per cui la rimodulazione comporta un aumento dell’assegno, la cifra resterà comunque congelata sino al 31 ottobre 2018. La delibera di Fico riguarda chi ha svolto prima del 2013 un mandato, per tutti gli altri in carica ricordiamo che dal 2012 si applica il regime contributivo.
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