Tappeto in cucina: tra funzionalità e design
Da Redazione
Agosto 31, 2019
Ormai la cucina non è più quello spazio della casa dedicato alla preparazione della colazione, del pranzo e della cena; da un po’ di tempo è diventato uno spazio dove trascorrere parte della giornata, poiché la moda impone sempre più spesso soluzioni “di insieme” che uniscono la cucina al salotto. Quante volte capita di soggiornare in questo tipo di ambiente, per leggere un buon libro o ascoltare la musica? Insomma, nella cucina, ormai si possono svolgere molte attività diverse dal cucinare.
Proprio per questo è necessario adornare anche questa parte della casa, un bel tappeto è proprio quello che serve in determinati casi. Oltre che abbellire, il tappeto è anche funzionale. Serve, cioè, per evitare problemi; ad esempio consente di non scivolare in caso di pavimento bagnato. Inoltre, il tappeto in cucina è un ottimo strumento per proteggere il pavimento dalla caduta di oggetti o dagli schizzi di liquidi provenienti dalle cotture dei diversi cibi, che potrebbero danneggiare o sporcare il legno e le piastrelle. Yacob.it tappeti a Imola propone un’ampia varietà di tappeti adatti anche alla cucina.
Quale tappeto scegliere?
Scegliere il tappeto ideale per la propria cucina non è una cosa semplice. Sono tante le cose da valutare: i materiali, dove posizionarlo, la dimensione, ecc. Non ci si deve soffermare, però, esclusivamente sull’aspetto funzionale del tappeto, ma pensare anche a come abbinarlo in modo più adeguato a tutto l’arredo presente nella cucina. Ovviamente in una cucina piccola e separata dalla zona giorno (nella quale, invece, si trascorre il tempo e si ricevono gli ospiti) l’aspetto decorativo viene meno, in quanto in primis non bisogna appesantire e riempire tutto l’ambiente.
I materiali perfetti in questo caso sono le fibre vegetali come il cotone o il bambù, oppure le fibre sintetiche, magari anche antimacchia. Le fantasie e le trame, anche se non perfettamente in tinta con il resto dell’arredamento, devono consentire alle macchie di camuffarsi con facilità. Inoltre, in cucine soggette a molta umidità potrebbe capitare che il pavimento sia particolarmente scivoloso, in questi casi un tappeto con apposita retina antiscivolo è un’ottima soluzione al problema.
Nelle cucine comprese di zona living, invece, il tappeto può essere uno strumento anche per separare i due ambienti, oltre che un decoro necessario per riempire gli spazi e regalare un tocco in più alla stanza, secondo la propria personalità e lo stile del mobilio. Si può abbinare la tonalità o la fantasia del tappeto ad altri elementi decorativi, come la carta da parati, le piastrelle, la biancheria per il divano (copridivano e federe per i cuscini) oppure i coprisedia. Occorre comunque puntare su modelli di tappeto realizzati in materiali leggeri e pratici da lavare, poiché un tappeto in cucina richiede maggiori cure rispetto ad un tappeto posizionato altrove.
Dove posizionare il tappeto in cucina?
Molto in voga sono le passatoie con fantasie moderne da far correre lungo il muro dove sono collocati elettrodomestici e lavabo. Nelle cucine con penisola, un tappeto (o una passatoia) può essere inserito sotto le sedie o gli sgabelli.
Posizionare il tappeto sotto al tavolo rende l’ambiente confortevole oltre che elegante. L’importante è che non sia molto spesso e rialzato dal pavimento, perché potrebbe far inciampare i commensali. Inoltre, occorre rispettare una semplice regola: per un tavolo rotondo va bene sia il tappeto rotondo che quello quadrato (l’importante è che sia abbastanza grande da comprendere anche le sedie) mentre per un tavolo quadrato non si può assolutamente scegliere un tappeto rotondo!
L’importante è posizionarlo quanto più lontano possibile dai fornelli e da ulteriori fonti di calore, come stufe o caminetti. Si può, però, optare per tappeti realizzati in materiali ignifughi, in modo da evitare spiacevoli incidenti.
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