Tubercolosi in Italia, Salvini: ‘Troppi migranti, è tornata a diffondersi’
Da Redazione
Settembre 13, 2018
Salvini è tornato sulla questione della tubercolosi in Italia. L’esponente della Lega ritiene che la malattia è tornata a diffondersi nel nostro Paese a causa dei troppi migranti. L’esponente del Governo ha detto esplicitamente che gli italiani stanno pagando i costi sociali e sanitari di quella che, a suo parere, è un’invasione senza regole e senza controlli. Sono state queste le parole di Matteo Salvini, che ha commentato la questione su Facebook, lanciando un vero e proprio allarme.
La replica della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni
Il commento di Salvini a proposito della tubercolosi in Italia aveva fatto seguito a ciò che aveva scritto sui social Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto. Ciambetti aveva fatto riferimento alla fuga di un immigrato malato, che si è allontanato da una struttura di accoglienza in provincia di Vicenza.
La Società Italiana di Medicina delle Migrazioni è intervenuta per replicare a questi presunti allarmi lanciati dai politici, chiarendo che non esiste in Italia nessun allarme legato al diffondersi della tubercolosi in correlazione con i migranti.
Secondo il presidente della SIMM, Maurizio Marceca, bisognerebbe evitare di creare allarmismi. Ha invitato a fare appello al senso di responsabilità, per non creare panico sociale con affermazioni non basate sull’evidenza scientifica.
L’intervento del Dipartimento Malattie Infettive del Policlinico Gemelli
Sulla questione è intervenuto anche Roberto Cauda, direttore del Dipartimento Malattie Infettive del Policlinico Gemelli. Cauda ha voluto specificare che non stiamo assistendo ad un aumento dei casi in Italia.
Inoltre il direttore ha voluto chiarire che il manifestarsi della tubercolosi è qualcosa di molto complesso, legato a molti fattori, visto che la malattia può dare i primi segni anche dopo molti anni dal contagio.
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