Tumore al fegato, in arrivo il primo vaccino sull’uomo
Da Redazione
Gennaio 29, 2018
Il mondo della scienza medica potrebbe compiere un passo davvero importante. Secondo quanto reso noto nelle ultime ore sarebbe in arrivo il primo vaccino in Italia contro il tumore al fegato.
Tumore al fegato diagnosi
Il tumore al fegato da sempre è considerato uno dei tumori più aggressivi per l’organismo umano. Al momento non è possibile catalogare quali possono essere i sintomi tipici del tumore al fegato, da che questo comunque i primi sintomi importanti si manifestano sono nel momento in cui si questo in un certo qual modo prende possesso del nostro corpo. Quando si tratta di fare la diagnosi per il tumore al fegato i medici consegno di effettuare dei programmi di screening per l’epatocarcinoma, Anche se questo solitamente si manifesta nelle persone affette da un’infezione cronica o da hbv o hcv, oppure epatopatia alcolica. Una prima diagnosi del tumore al fegato può essere effettuata attraverso l’ecografia o un dosaggio di alfafetoproteina. Quanto detto a me se gli scienziati in condizioni di studiare un probabile vaccino, come già successo per il cancro collo dell’utero.
Vaccino contro il tumore al fegato sarà possibile?
Dopo anni di studi scientifici sempre essere stata ufficializzata la possibilità di effettuare un vaccino contro il tumore al fegato. Una prima sperimentazione del vaccino verrà fatta nella per veronese nell’ ospedale di Sacro Cuore don Calabria di Negrar. I pazienti che si sottoporranno a questo tipo di trattamento avranno iniettato nel loro corpo il vaccino IMA 970A, ovvero non farmaco specifico contro l’epatocarcinoma il tumore maligno del fegato più frequente. Il vaccino in questione lo scopo di indurre una risposta immediata tale da scoraggiare la il presentarsi del cancro nel fegato, agevolando le così un ulteriore regressione dello stesso. Al momento questo tipo di vaccino non potrà essere sottoposto solo a persone con il tumore al fegato epatocarcinoma in fase iniziale già candidati per il trattamento locale, al fine di migliorarne la prognosi e quindi aumentare le possibilità di sopravvivenza al tumore.
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