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Università Southampton: 4mila Euro per contrarre la pertosse

Da Redazione

Giugno 16, 2017

Università Southampton: 4mila Euro per contrarre la pertosse
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L’Università di Southampton offre un’opportunità di lavoro veramente bizzarra, ma con uno stipendio da capogiro: 4mila Euro a chi voglia farsi infettare volontariamente con il batterio della pertosse. Scopo dell’esperimento è ottenere informazioni utili per progettare un vaccino migliore. La BBC, fonte di questa news che ha dell’incredibile, riporta che chi parteciperà a questo progetto dovrà vivere in isolamento per 17 giorni. La pertosse è una malattia mite negli adulti che si confonde con una normale tosse, che può durare mesi: per i bambini sotto i 5 anni, invece, diventa una malattia pericolosa e potenzialmente mortale per le gravi difficoltà respiratorie.

Il team composto da ricercatori dell’Università di Southampton cercano 35 giovani tra i 18 e i 45 anni per farsi infettare dalla pertosse: il batterio verrà spalmato loro nel naso per verificarne la reazione. I particolare, si cercano i portatori sani, persone che non manifestano i sintomi, non sono in grado di infettare altre persone. Inoltre, cercano soggetti immuni all’infezione per poi comparare le due reazioni considerate anomale dal punto di vista scientifico: sarà utile per progettare nuovi vaccini efficaci e perché non tutti possono essere portatori sani, verificando le modalità di trasmissione del batterio.

Il coordinatore della ricerca Robert Read riferisce che, oltre ad analizzare i fluidi nasali dei soggetti che per 4mila Euro parteciperanno all’esperimento, ci saranno delle stanze della tosse in cui dovranno parlare e interagire tra loro per capire come il batterio si diffonde. Si sa che il veicolo più frequente è la saliva sotto forma di goccioline emessa mentre si parla. Per non rischiare di infettare il personale medico e altre persone di pertosse, al di fuori di queste stanze dovranno indossare delle mascherine. Inoltre, il coordinatore sottolinea che lo studio è sicuro oltre che eticamente corretto e i volontari potranno abbandonarlo in ogni momento.

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