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Videogiochi e dipendenza, presto diventerà malattia mentale

Da Redazione

Dicembre 26, 2017

Videogiochi e dipendenza, presto diventerà malattia mentale
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L’Oms, organizzazione mondiale della sanità, ha preso la decisione, ben 27 anni dopo l’ultimo aggiornamento, di inserire la  “videogiochi dipendenza” all’interno della categoria “disordini dovuti ad un comportamento dipendente”, dove è inclusa la patologia di chi scommette in modo patologico. La notizia è stata pubblicata dalla rivista New Scientist.

L’OMS e la decisione sulla “Videogiochi dipendenza”

Pare che l’OMS si sia infatti ufficialmente pronunciata: la dipendenza da videogiochi è agli effetti una patologia sanitaria che si può paragonare molto similmente alla ludopatia legata al gioco d’azzardo. Attualmente è disponibile solo una prima bozza del documento di riconoscimento, ma in tempi brevi verranno integrati tutti i dettagli medici e scientifici del caso.

La decisione ”inclusiva” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità non è certo casuale. Con lo sviluppo del fenomeno degli eSport ossia tutte quelle competizioni videoludiche da poco messi al pari degli sport olimpici , è diventato importante rendere consapevoli i giocatori professionisti, evidentemente più esposti rispetto ai semplici appassionati.

Vladimir Poznyak, membro del Dipartimento di salute mentale e abuso di sostanze dell’OMS, ha professato l’importanza di paragonare il disturbo da gioco come una qualsiasi problematica di salute mentale:

L’attenzione dei medici

Gli operatori sanitari a questo punto devono imparare a distinguere la dipendenza da videogiochi, che influisce molto seriamente sulla salute. La maggior parte dei gamer non è malata, un pò come la maggior parte delle persone che consumano sostanze alcooliche non lo fa in modo patologico. comunque sia però finire all’abuso comporta la malattia.

I sintomi che i medici devono imparare a riconoscere ci sono il fatto che il paziente dia priorità ai videogame «fino al punto in cui il gioco prevale sugli altri interessi della vita». Ma anche l’inabilità di controllare quanto spesso o quanto a lungo si gioca, l’ignorare le conseguenze negative del giocare troppo.

Il malato di videogame dimentica quello che è il contatto con la realtà, in quanto concentrato a raggiungere gli obiettivi del gioco, unica sua ragione di esistere.

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