West Nile: nuova vittima a Padova, si tratta del quinto caso in Veneto
Da Redazione
Agosto 22, 2018
Il virus del Nilo, meglio conosciuto come West Nile, continua a preoccupare il Veneto e l’intera Italia. I casi di contagio aumentano, così come i decessi: con una nuova vittima a Padova, il virus miete la sua quinta vittima soltanto in Veneto, la nona in tutta Italia. L’ultima vittima è stata una donna di 91 anni, che già da tempo presentava malattie patologiche progresse. Nonostante i casi di contagio continuino ad aumentare, l’assessore regionale alla Sanità – Luca Coletto – continua a minimizzare la situazione.
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Che cos’è il West Nile, il virus che preoccupa l’Italia
Il virus del Nilo occidentale, che sta preoccupando l’Italia in queste ultime settimane, è dello stesso genere del virus della febbre gialla. Il primo caso riscontrato, nel 1937, è stato di una donna in Uganda – che presentava febbre particolarmente alta -. Da qui il nome inglese del virus: West Nile.
Il primo vettore di contagio è rappresentato dalla puntura di un particolare tipo di zanzara. Le condizioni per cui si determinano i casi di contagio sono diversi: piogge abbondanti, temperature alte o irrigazioni dei terreni agricoli. Il virus non infetta soltanto gli esseri umani ma anche altre specie di mammiferi e rettili, come coccodrilli e alligatori.
I casi di contagio aumentano in Veneto
Stando ai dati del bollettino diffusi, i casi di contagio in Veneto sono saliti fino a 104, con 5 decessi. 34 sono i casi progrediti in forma neuroinvasiva. Questa la redistribuzione dei casi nelle varie province: Padova (43 totali, con 34 forme febbrili e 9 neuroinvasive), seguita da Rovigo (24 totali, 16-8), Verona (17 totali, 9-8), Venezia (15 totali, 8-7), Treviso (3 totali, 2-1) e Vicenza (3 totali, 2-1).
L’aumento dei casi, nelle ultime settimane, è stato incontrollabile. Il 14 agosto i casi in Veneto erano 84 mentre, nell’ultima settimana, sono aumentati fino a 105. In 7 giorni c’è stato un aumento del 25%.
Le parole di Luca Coletto, assessore regionale alla Sanità
Nonostante i casi di West Nile aumentino sempre più, provocando sempre più decessi, l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto tende a minimizzare la situazione. Da un lato i Comuni possono provvedere alle disinfestazioni, dall’altro le persone comuni possono inondarsi di profumi di geranio o spray anti-zanzara per evitare le punture.
Queste le parole dell’assessore: «Siamo di fronte a una situazione impegnativa ma che non deve destare allarme, con un centinaio di casi confermati su una popolazione di circa cinque milioni di abitanti. Gli scienziati fanno notare che si tratta in realtà di un virus dalle conseguenze limitate, tanto da essere asintomatico nell’80% dei casi e solo in meno dell’1% capace di evolvere nella forma neuroinvasiva. È in questo quadro che vanno collocati, con dolore, i decessi purtroppo avvenuti in soggetti in età molto avanzata o con condizioni cliniche pregresse gravi».
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